1934

19342018-10-01T21:37:52+00:00

Anno 1934

Dall’idea alle prime casette

Il 18 marzo 1934 il Duce arringa l’Assemblea Quinquennale proponendo di contrastare il nefasto urbanesimo col ritorno alla terra degli “illusi e delusi” dalla città, un’esercito di disoccupati da riportare al sano lavoro dei campi. A Fano queste parole trovano un terreno fecondo. Il Podestà convoca subito gli uomini più attivi della città e già il 14 aprile viene presentato alla stampa il progetto: 200 poderi orticoli in riva sinistra del Metauro, nei pressi della Madona del Ponte Metauro.

I terreni li metterà a disposizione la Congregazione di Carità, l’acqua per gli orti la fornirà il fiume, i prodotti verranno facilmente conferiti al vicino Consorzio Agrario.

I lavori sono finanziati per gran parte dal Duce in persona,  seppure vi sia una legge sulla Bonifica Integrale, la Serpieri del 1933, che ne sostiene il finanziamento. Propaganda e progetto vanno velocemente di pari passo fino a metà luglio quando viene sottoposto il progetto al Ministero per il finanziamento di legge. Ed il ministero dice tre cose importanti:  per prima cosa la Borgata si chiamerà Metaurilia; in secondo luogo per la realizzazione non occorre istituire un Ente, può farsene carico direttamente il Comune. Ma è la terza questione che è drammatica: per la realizzazione dell’acquedotto per l’approviggionamento idrico dal fiume Metauro occorrono pareri in Provincia ed altro Ministero. La fretta è troppo per permettersi queste lungaggini burocratiche. Il 27 luglio viene quindi istituito un ufficio apposito presso il Comune, al capo del quale viene posto il geometra Fiori, il 2 agosto vengono affidati i lavori, il 7 agosto viene posata la prima pietra.

In riva destra! Su terreni acquistati il 28 luglio dalla Contessa Matilde Saladini Montevecchio. Addio riva sinistra, Addio progetti.

Il geometra Fiori ridisegna il nuovo progetto lungo la Statale Adriatica, cura il bando di assegnazione delle casette.

Ma ad ottobre il Podestà Battaglia deve dimettersi dopo un solo anno di governo e viene nominato Podestà il suo vice, l’agronomo Augusto del Vecchio, Ispettore Agrario e Presidente della Fondazia Agraria Cante di Montevecchio. A fine novembre assegnerà le prime 51 casette, 7 delle quali sono terminate ed abitabili.

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