14 Agosto 1934

Un progetto tutto da rifare

Primo Progetto di appoderamento in località Procovio, riva destra, non firmato. Si prevede una strada interpoderale parallela alla Statale Adriatica.

Secondo Progetto di appoderamento in località Procovio, riva destra,  firmato Alfonso Fiori, 14 agosto 1934. La strada interpoderale non c’è più ed i lotti, dimezzati nel numero, hanno raddoppiato le dimensioni.

Così il geometra Fiori rimette mano in fretta e furia al progetto di appoderamento

Il nuovo progetto, disegnato velocemente a fine luglio per costruire in riva destra anzichè in riva sinistra, prevede sui terreni della contessa Matilde Saladini Montevecchio, una strada interpoderale parallela, sulla quale si affacciano le diverse casette, ciascuna con mezz’ettaro circa di terreno.

Contestualmente alla posa della prima pietra un nuovo colpo di scena: coi primi sondaggi geologici si piomba dal sogno alla realtà. I terreni di Metaurilia non sono così sabbiosi, così drenanti, così perfetti per praticare l’orticoltura.

Si presentano più argillosi del previsto, più facili ai ristagni d’acqua. Mezz’ettaro a famiglia non può bastare. Lo dice Augusto Del Vecchio, agronomo, Ispettore Agrario, nonché Vice Podestà.

Così il geometra Fiori rimette mano in fretta e furia al progetto di appoderamento: ingrandisce i lotti ed è costretto quindi  a ridurre il numero di case di conseguenza.  E cancella la strada interpoderale, troppo costosa. Non serve, spiega. Tanto c’è l’Adriatica.

I disegni del collega Servigi, e dell’architetto Ciucci, svaniscono per sempre nell’oblio.

Anche le tipologie, suddivise in un primo tempo in piccole, medie e grandi, si riducono ad una unica tipologia planimetrica.

In un primo tempo le case vengono costruite a padiglione, con una loggia sul fronte ed un’altra sul retro. Queste casette si trovano sul lato a monte della Statale e sulle casette lato mare a partire dalla chiesa in direzione sud.

Quel tetto a padiglione era piuttosto complesso da realizzare. Per ridurre i tempi ed i costi Fiori decide di abolire le logge, e pur conservando la planimetria la copertura si semplifica enormemente, assumendo una forma più classica a doppia falda, assimilabile ad una L.