L’architetto “ombra”

Emidio CIUCCI

Il progetto di Ciucci per la Borgata Rurale

Dopo pochi giorni dalla consegna degli elaborati  il Podestà gli telefona per chiedere se possa allargare la sua riflessione anche alla zona prescelta per l’insediamento della nuova Borgata Rurale, ma che lo facesse in fretta, perché entro una settimana le casette vanno costruite!!!

Emidio, con la sua mano felice (è illustratore in quegli anni per la rivista “L’Eroica” di Milano), e con la generosità che l’epistolario dimostra,  disegna di buona lena il suo progetto per una «borgata rurale di orti alla foce del Metauro»: una serie di casette abbinate, accessibili tramite nuovi viali alberati, poste in fronte al nuovo centro della borgata, dotato di tutti i servizi necessari (scuola, campo sportivo, dopolavoro), in riva sinistra del fiume Metauro, a monte della pineta della Madonna del Ponte. Siamo in poche parole là dove vent’anni dopo fu realizzato lo Zuccherificio.

Ma… riva sinistra o riva destra?

Qualche giorno dopo nasce Metaurilia: si pone la prima pietra in località Procovio, ovvero 2 km più a Sud, nei pressi dell’attuale chiesa di Metaurilia. Edifici pubblici, campo sportivo: mai nati. La tipologia delle casette: tutta un’altra. Le casette disposte in batteria lungo la nazionale Adriatica.

Il disegno di Ciucci viene completamente disatteso.

1933 Fano incarica Emidio Ciucci di un Piano Regolatore e di Ampliamento della città. Ma chi è?

Emidio Ciucci nasce ad Amalfi nel 1901, da famiglia marchigiana originaria dell’ascolano.  Il babbo è stimato Geometra .

Con la famiglia vivrà per un periodo a Pesaro e poi, negli anni della gioventù, dal 1917 al 1927 a Fano.

Si laurea in ingegneria a Roma nel 1925 ed in Architettura a Milano nel 1929 dove comincia a lavorare alla nuova Stazione Centrale.

Il Podestà Battaglia, nel novembre del 1933, da poco insediato, lo invita alla redazione del Piano Regolatore e di Ampliamento della Città di Fano.

Ciucci accetta, e consegna gli elaborati il 2 luglio del 1934. Il progetto riguarda il centro antico ed i nuovi quartieri limitrofi (Sassonia, Lido, Trave, Poderino, San Lazzaro).

Un incarico da cancellare…

Ed il suo Piano Regolatore di Ampliamento della città di Fano? Un imbarazzante silenzio, rotto solo da una certa corrispondenza del 1939, 5 anni dopo,  in cui il comune cerca in tutti i modi di cestinare il suo lavoro. Non ai può escludere che le dimissioni forzate del Podestà Battaglia che gli diede l’incarico abbiano trascinato nell’oblio anche tutte le sue iniziative.

Ciucci dal 1936 è a Gondàr, Etiopia, come direttore di una impresa di lavori edili, dove progetta e dirige tutte le principali opere pubbliche e diverse sistemazioni urbanistiche.

Rimpatriato, vive il periodo postbellico prima ad Ascoli Piceno e dal 1949 a Latina quale direttore dell’Ufficio tecnico dell’Istituto delle Case Popolari dove rimane fino alla morte avvenuta nel 1977. I suoi lavori sono conservati preso la Casa dell’Architettura di Latina.