Da venerdì 15 marzo 2019 alla sala ipogea di Palazzo Bracci Pagani e da martedì 26 marzo 2019 alla Memo, due mostre parallele per narrare le vicende degli orti e degli ortolani di Metaurilia, negli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta
L’afflusso di pubblico e di consensi raccolto quest’estate da “Metaurilia orto di mare”, mostra allestita presso la scuola d’infanzia della borgata, ci ha spronato a riproporre da venerdì 15 marzo 2019 anche a Fano, presso la sala ipogea di Palazzo Bracci Pagani, la visione del ricco materiale raccolto, per promuovere ancora di più la conoscenza della storia singolare della Borgata Rurale Metaurilia, nata nel ventennio fascista a seguito delle politiche di bonifica integrale. I documenti a disposizione, nel frattempo arricchiti di nuove testimonianze spesso inedite, sono talmente tanti che da martedì 26 marzo anche la Mediateca Montanari ospiterà una mostra parallela dedicata agli “ortolani” di Metaurilia. Entrambe le mostre si concluderanno domenica 7 aprile 2019. Il periodo scelto non è casuale, coincide infatti con la stagione di raccolta del cavolo tardivo di Fano, prodotto principe degli orti di Metaurilia al quale sarà dedicato anche un seminario di approfondimento e vari momenti di degustazione.
Agosto 2018. La mostra “Metaurilia Orto di Mare” allestita presso la scuola dell’infanzia raggiunge il clou con la straordinaria partecipazione di Filippo Tranquilli nella sua ultima interpretazione: il “Sor Momo Solazzi“, signore della caccia e dei cavoli di Metaurilia!
1936. Foto di gruppo dei Metaurili delle prime 51 casette.
“Metaurilia orto di mare” è anche il nome del progetto pluriennale nato nel 2017 dal sodalizio di alcuni professionisti e il Circolo Albatros. Restituire luce, valore, dignità alla frazione è l’obiettivo primario del progetto.
Metaurilia è il prototipo della frazione nata con un perché che la scarsa lungimiranza e l’edilizia selvaggia hanno inghiottito e quasi cancellato: una sequenza di edifici che si susseguono velocemente anonimi, stretti tra la ferrovia e la statale Adriatica. Ma chi ha la ventura di percorrere Metaurilia con la giusta lentezza scopre un ritmo, un ordine, intuisce un disegno e un senso.
Chi conosce i suoi abitanti comprende che la borgata ha prodotto un’identità sociale insospettabile, un vissuto radicato ormai nella memoria di due o tre generazioni e consolidato da un grande orgoglio di appartenenza, sopravvissuto anche in chi nella borgata non abita più.
L’obiettivo di questo gruppo di lavoro è dare vita a una serie di iniziative volte a far conoscere e preservare la memoria storica di Metaurilia per arrivare, attraverso varie tappe, all’obiettivo ambizioso di un Ecomuseo permanente e di un programma concreto di azioni per riqualificare la frazione.