Nel 1946 la Cooperativa degli Ortolani di Metaurilia decide di costruire un magazzino proprio.
La cooperativa del riscatto
Il 3 novembre 1943, mentre il fascismo è in rotta e l’esercito italiano disfatto, si costituisce la Società Anonima Cooperativa a responsabilità limitata tra gli Ortolani di Metaurilia. Il contratto firmato nel 1939 che li obbligava a conferire al Consorzio Agrario diventa carta straccia.
I Metaurili d’ora in poi potranno scegliere a chi conferire cavolfiori e pomodori: se al Consorzio, a Rupoli, a Formentini, a Momo Solazzi, a chi insomma farà l’offerta migliore.
1946. L’ing. Lino Patrignani firma il progetto del nuovo magazzino della Cooperativa di Metaurilia.
1958. La prima cartolina raffigurante Metaurilia mette al centro proprio la Cooperativa, orgoglio dei Metaurili. La cartolina è prodotta e venduta dall’instancabile commerciante proprietaria della prima attività, l’osteria-alimentari, sorta sul piazzale già nel 1936, Ida Carnaroli dell’orto 24.
Nascita di una cooperativa
1943. Costituzione della Cooperativa Anonima fra gli ortolani di Metaurilia.
16/06/1946. Giulio Uguccioni (Piersimon) dell’orto 54, in qualità di Presidente della cooperativa, chiede al Comune di costruire un magazzino “provvisorio”.
Nel novembre 1943 gli ortolani di Metaurilia si organizzano in una cooperativa ed autodeterminano il destino dei loro prodotti.
Finita la guerra è Sindaco il Colonnello Giovanni Anelli che decide di «scaricare» Metaurilia: prima il Servizio Messa, poi la cassa Mutua, quindi le manutenzioni. Il Sindaco successivo, Battistelli Silvio, prosegue l’opera, cedendo a buon prezzo ai coloni la proprietà’ della casetta, che viene quindi riscattata dopo soli 10 anni, invece dei 30 previsti dal contratto.
La Gestione della Borgata, dalle mani del Comune, passa così in toto alla Cooperativa di Metaurilia ed ai Metaurili stessi.
Terminata la guerra riprende la produzione di cavolfiori e pomodori e la Cooperativa sente la necessità di un proprio magazzino.
Giulio Uguccioni, dell’orto 54, è il Presidente della Cooperativa e nel giugno del 1946 presenta il progetto per un nuovo magazzino nei pressi della chiesa di San Benedetto. Comune e Cooperativa si accordano e viene costruito il nuovo magazzino su una porzione di terreno dei Sorcinelli dell’orto 23.
Uguccioni lo definisce “magazzino provvisorio” da destinare alla lavorazione dei pomodori. In realtà verranno lavorati qui anche i cavolfiori e l’edificio non avrà mai nulla di provvisorio. Quando la cooperativa chiude i battenti nel 1992 e vende il magazzino al Comune, il Circolo Culturale Albatros, nato nel 1987 e fondato dai figli ed i nipoti degli ortolani di Metaurilia degli anni Trenta, continua a dargli vita con miriade di iniziative sociali e culturali.
1946. Localizzazione della cooperativa
Lino Patrignani, il progettista
L’ing. Lino Patrignani (Castelvecchio di Monte Porzio 1897 – Fano 1961) è il progettista dei due magazzini ortofrutticoli di Metaurilia: la “Cooperativa” (1946) e la Fabbrica della Conserva, (1939), l’uno su commissione della Cooperativa, l’altra del Consorzio Agrario. Insegnante e poi preside dell’Istituto Genga per Geometri di Pesaro, fu molto attivo a Fano. Suoi sono i progetti del Mercato Ittico, di Palazzo Gabuccini e dell’Istituto Commerciale, nonchè di molti magazzini del Consorzio Agrario. E’ attivissimo anche a Mondolfo, dove progetta l’ospedale, il palazzo comunale, la palestra e l’asilo infantile. (siusa.archivi.beniculturali.it)
Pasqualin
Pasqualin (Pasquale Lumachi dell’orto 42), il gestore dell’alimentari della cooperativa, con la figlia Loretta
Pasquale Lumachi (orto 42) sarà per 33 anni il gestore dell’alimentari-bazar della Cooperativa di Metaurilia, che occupa le stanze al piano di sopra. Oltre agli alimenti vende di tutto: dall’Aspro (un medicinale per tutti i gusti, tipo la Tachipirina di oggi) alle mutande, al gas da cucina. A Metaurilia allora c’era anche un altro alimentari, quello nei pressi dell’osteria di Ida Carnaroli Pascucci (orto 24), e successivamente quello della figlia Bebi coniugata Pucci (orto 79), proprio di fronte alla Cooperativa. Gli ortolani soci della Cooperativa comprano a credito da Pasqualin, tutti gli altri comprano dalla Ida e poi dalla Bebi.
L’alimentari non ha orari, soprattutto quando, negli anni Cinquanta, arriva il televisore. Dopocena nella sala a fianco arriva una brancata di gente a guardare l’unico televisore della Borgata e Pasquale riceve e serve da bere e da stuzzicare fino a mezzanotte.
Pasqualin diventa così il “Sindac dla Metaurilia“, punto di riferimento per tutta la borgata, simbolo della Cooperativa.
1956. Operaie della cooperativa.
2018. Interno (foto Luca Belogi) ed esterno (foto Paolo Barbaresi) della “Cooperativa” oggi. Si noti l’interessante volta a botte, in muratura.