CAVOLFIORI DAL CUORE … ALLA PANCIA

“SEMINARIO E CENA DEL CAVOLO COL BOTTO!

Interessantissimo il seminario che ha avuto per protagonista il “Cavolfiore Tardivo di Fano”, ed il suo apice con L’òde m’al càvul” di Elvio Grilli. Ed a seguire, la cena che a partire da uno strepitoso crostino con crema di cavolfiore ha saputo stupire, divertire, e restituire il giusto ruolo ad un così saporito, ma spesso bistrattato, ortaggio!

Valentino Valentini, autore delle “Ricette del Cavolo”

Fabrizio Franca, a lungo presidente del Codma ed autore di un Quaderno dedicato al Cavolfiore di Fano

Tra gli eventi che hanno affiancato la mostra “Metaurilia Orto di Mare”, il 28 marzo 2019 sarà ricordato come il giorno che ha celebrato la riscoperta di un prodotto fanese d’eccezione: il cavolfiore tardivo di Fano o cavolfiore della Quaresima. I giovani non lo sanno, i grandi se lo ricordano, ma ne parlano poco. Gli anziani lo associano con nostalgia a fatiche e soddisfazioni: quel suo colore giallo paglierino, quel suo sapore forte, hanno poco a che vedere con gli ibridi bianchi candidi e dal sapore attenuato di oggi, nati per compiacere il mercato globale degli anni Settanta.

Oggi invece, dopo l’indigestione del boom economico, che ha appiattito i gusti ed il mercato, siamo capaci di comprendere il valore della biodiversità,  ricerchiamo i prodotti a km zero, apprezziamo ciò che caratterizza l’identità locale e fa di un luogo un “unicum”, e siamo quindi pronti ad accogliere nuovamente sulla nostra mensa il re dell’orto fanese: il cavolfiore tardivo.

Elvio Grilli, poeta dialettale, autore dell'”Ode mal càvulfior”

Tommaso Lucchetti, storico della cultura gastronomica e dell’arte conviviale

Pia Miccoli, l’ideatrice del progetto “Metaurilia Orto di Mare” ha aperto il seminario spiegando il ruolo chiave della produzione del cavolfiore nella storia di Metaurilia. Tommaso Lucchetti ha quindi compiuto un interessantissimo excursus tra letteratura e pittura descrivendo origini e fortune di questo ortaggio. Fabrizio Franca ne ha narrato la centralità nell’economia dell’intero distretto fanese e Valentino Valentini le tradizioni orali e culinarie legate al cavolfiore. Il Seminario ha avuto il suo apice quando Elvio Grilli, in prima assoluta, ha declamato la sua nuova composizione: una deliziosa “O’de m’al càvul”.

Ricostruito l’orgoglio fanese riguardo al cavolfiore, dal campo, al piatto, alle tasche è presto passato, dalla testa al cuore,ed infine al palato, presso l’Osteria il Chiostro, dirimpetto alla MeMo. La cena è stata una inarrestabile ed irresistibile riscoperta della bontà del cavolfiore. Il suo sapore dolce e deciso ha accompagnato crostini, polenta, tagliatelle e pasticciata, non solo senza stancare, ma sorprendendo per la sua capacità di essere delicato o forte, secondo la compagnia.

Quando un avventore, il sabato successivo, lo ha assaggiato, ignaro, sulla polenta, non ha potuto fare a meno di complimentarsi e chiedere se per caso quel sapore deciso fosse quello del tartufo. “Il tartufo verde di Fano” ha risposto prontamente Cristina, la soddisfattissima titolare dell’Osteria il Chiostro.

Il menù ispirato al “Libro del Cavolo” di Valentino Valentini

2020-05-10T21:36:56+00:00

Condividi questa storia! Scegli la tua piattaforma

Torna in cima