Un “centro” improvvisato

Osteria numero uno

L’osteria dei Pascucci

Nel 1936 a Metaurilia le prime 51 casette sono completate. Alcuni commercianti fanesi chiedono, già dal dicembre 1934, di poter aprire in una zona centrale di Metaurilia una rivendita di generi alimentari per soddisfare i bisogni dei nuovi abitanti. E’ così che dall’iniziativa privata, piuttosto che da una precisa pianificazione, nasce l’esigenza per il Comune di individuare quale sia il “centro” della Borgata. Verrà così individuato il podere dei Sorcinelli quale baricentro di Metaurilia. All’alimentari infatti seguiranno a stretto giro, e sullo stesso podere, la Chiesa e il Consorzio Agrario, e nel dopoguerra la Cooperativa e la Scuola.

Osteria, spaccio, alimentari……

Betti Marcello chiede al Comune, nell’estate del 1936, di aprire una rivendita di vino e di generi alimentari presso la neonata Metaurilia.  Il Betti, con la moglie Cesira Carnaroli gestisce un’analoga licenza presso il Mulino Albani.
Il Podestà accoglie l’istanza per le seguenti ragioni: “In considerazione dell’importanza che va sempre più assumendo questa Borgata rurale e della necessità di creare un esercizio di rivendita, data la notevole distanza attuale da esercizi del genere (oltre due chilometri) il Sig. Podestà accoglieva in via di massima tale richiesta fissando la località in cui avrebbe potuto sorgere il nuovo fabbricato”.

Ci si orienta sul terreno di una delle case coloniche preesistenti alla Borgata, perchè molto ampio: il podere dei Sorcinelli (orto 23), che si trova in un punto perfettamente baricentrico rispetto all’asse di sviluppo dei 51 orti fino a questo momento realizzati a Metaurilia.

Alfonso Fiori (il tecnico responsabile della Borgata) ha l’incarico di stimare il terreno (6 agosto 1936): verranno venduti 1.430 mq a 4.000 £  per la realizzazione dello spaccio e dell’abitazione ed affittati ulteriori 1.920 mq di terreno da adibire ad orto, per 200£ all’anno.

Marcello però resiste pochi mesi, gelosissimo della bellissima moglie Cesira, addetta all’alimentari, che è anche un’osteria frequentata da molti uomini. Cede quindi l’attività alla sorella della moglie, Ida Carnaroli.
Ida Carnaroli ed il marito Guerrino Pascucci completano la costruzione dell’abitazione annessa all’attività di alimentari ed osteria. 

Gioco delle bocce, bar ………

I primi due anni sono difficili per i Pascucci. I Metaurili sono gente “puretta” che riesce a pagare soltanto a maggio ed a novembre, quando a loro volta vengono pagati dal Consorzio. Per tutto l’anno acquistano a credito, e sempre nella speranza che il raccolto vada a buon fine.
Nel 1938, i Pascucci decidono di chiedere anche loro una casetta al Comune (orto 24), per poter arrotondare le entrate coltivando un orto un pò più ampio. Viene quindi loro assegnata la casetta n. 16 del III lotto, l’ultima costruita di tutta Metaurilia, la 115esima, nei pressi dell’osteria. La terra consiste in 4.000 mq, ancora una volta frazionati dal terreno della colonica di Sorcinelli.

Mentre Guerrino Pascucci si occupa prevalentemente dell’orto, la moglie Ida è instancabile nel proporre nuovi generi di intrattenimento e nuove fonti di guadagno. Sono per anni gli unici ad avere la radio, e poi la televisione, e tutti i Metaurili accorrono per avere notizie ed immagini di prima mano. Dietro l’osteria verrà poi allestito un campo da bocce, quindi la licenza dell’alimentari traslocherà di fronte e se ne occuperà la figlia Bebi, mentre l’osteria diventerà bar. La figlia Ida aprirà sempre di fronte un negozio di accessori per il mare, ed il figlio Nello avrà in concessione la prima spiaggia di Metaurilia. Poco più in là la famiglia gestirà anche una essenziale sala da ballo.

Quel piazzale, mai diventato piazza, prosegue per decenni a richiamare i Metaurili, quando per lavorare, quando per pregare, e dai Pascucci, per bere, mangiare e divertisi.

Piazzale Alceo Pucci

Pasqualin (orto 42), gestore dell’alimentari della cooperativa, assiste alla cerimonia di intitolazione del piazzale alla memoria di Alceo Pucci. La targa è apposta proprio sul fronte del negozio.

Il piazzale di Metaurilia, divenuto un pò per caso il cuore pulsante di Metaurilia, è stato dedicato, negli anni Sessanta, ad Alceo Pucci, martire della Resistenza. Alceo, che abitava proprio davanti al piazzale, nell’orto 78, è stato partigiano della squadra SAP di Metaurilia. Dopo la liberazione di Fano segue il fronte assieme al cugino Risiero (orto 79) e perde la vita in combattimento il 10 aprile 1945, a soli 18 anni. Risiero ed il fratello Renato sposeranno proprio le sorelle Iva e Bebi Pascucci figlie di Ida e Guerrino, i titolari dell’osteria-alimentari.

A sin. Alceo Pucci, cui è dedicato il piazzale di Metaurilia, col cugino e compagno partigiano Risiero.