Storia del cammino tortuoso della scuola di Metaurilia, e dei suoi scolari

UNA SCUOLA MOLTO RURALE

Fine anni Quaranta. La maestra Sperandini posa con i suoi scolari nell’aia della scuola: il fienile presso la colonica dei Belogi.

La scuola di Metaurilia si trova a fianco della chiesa, sul passo che porta al mare. Nei desideri dei Metaurili e nei progetti del Comune nasce già nel 1936, ma dovranno passare 17 anni prima di veder posare il primo mattone. Così si va all’asilo nella stalla, ed a scuola nel fienile. Oppure gambe in spalla, a piedi fino a Ponte Metauro o Torrette. Finalmente nell’anno scolastico 1954/55 la scuola apre le sue porte. Ha un’aula unica e l’appartamento per la maestra. D’inverno è scuola elementare, d’estate asilo infantile.

27 luglio 1957. La nuovissima scuola elementare di Metaurilia apre le porte all’asilo estivo.

I nuovi alunni – ortolani

Quando la Borgata nasce, nel 1934 i bambini in età scolastica hanno due sole possibilità: andare alla scuola elementare di Ponte Metauro, nei locali della parrocchia, oppure a Torrette, in una piccola scuola rurale ad un piano con due pluriclassi (1° e 2°, 3 e 4°). Se proprio proprio si vuole fare la quinta, si deve andare comunque a Ponte Metauro. Ma i più si fermano alla quarta elementare.
I figli degli ortolani sono nuovi della zona e non è sempre facile inserirsi, ad anno scolastico cominciato.
Vanno a scuola a piedi. D’inverno con gli zoccoli, nella bella stagione scalzi. I più lontani percorrono anche 2 km e lungo la strada via via si uniscono tutti i bambini della borgata. Fare la strada insieme è un gran divertimento, e si stringe amicizia con gli altri bambini, alcuni nuovi della borgata, altri figli di mezzadri delle coloniche sopra e sotto il greppo.

Fine anni Quaranta. Ancora la maestra Sperandini con i suoi allievi nell’aia dei B’log.

A lezione sull’aia

Nel febbraio del 1936 l’ufficio tecnico del Comune, su sollecitazione del Provveditorato, comincia ad ipotizzare una nuova scuola non meglio precisata. La localizzazione prescelta è  il podere dei Battistelli (orto 84), a mezza via tra la Metaurilia Prima e la Metaurilia Seconda (Tombaccia). Ma il Comune non darà alcun seguito al progetto.

In quei primi anni il Comune provvederà semplicemente ad affittare un locale sopra il fienile dei Belogi (una colonica sopra il greppo, alle spalle dello stesso orto 84) per evitare il sovraffollamento delle scuole di Ponte Metauro e Torrette generato dai nuovi arrivati. Si va a scuola su due turni: 1° e 2° al mattino, 3° e 4° al pomeriggio. Alcuni bambini si portano il braciere da casa, sperando di riuscire a tenere accese le braci fino alla fine della lezione.

L’asilo infantile verrà invece collocato in un magazzino in affitto presso la colonica degli Aiudi (orti 37-38), lungo la Statale Adriatica.

1936. La posizione ideale per la nuova scuola viene individuata presso l’orto 84, quello dei Battistelli (dove ora c’è il Centro Scarpa).

Un asilo infantile sulla carta, ed uno nella stalla

Nel gennaio del 1940 spronato questa volta dall’Ispettorato scolastico, il Comune risponde alla sollecitazione con questo progetto di massima per un nuovo asilo infantile che risponda adeguatamente alle esigenze delle famiglie ortolane:

“Pertanto nell’attesa di procedere alla costruzione di un fabbricato adatto allo scopo l’Amministrazione Comunale adibì ad uso asilo infantile per la Borgata un ampio locale a pianterreno della casa colonica abitata dal concessionario Aiudi ed affidò l’insegnamento alla maestra Signa. Valenti Valentina. 

In un primo tempo tutti i bimbi vi affluirono, ma l’inconveniente di non poter elargire la refezione, causato dalla ristrettezza del locale, ha fatto loro disertare in seguito la scuola.

I famigliari per poter somministrare ai loro bimbi una minestra si vedevano nella necessità di doverli prelevare dalla scuola all’ora della refezione e di doverli poi riaccompagnare, ma questo fatto costituiva per loro un grave dispendio di tempo, specie nelle stagioni in cui essi avevano bisogno di dare tutta la loro intensa attività nelle loro colture orticole, ed un contrasto con uno degli scopi prefissi dall’Amministrazione Comunale.

Il numero dei bimbi che frequenta oggi l’asilo è esiguo, però fra breve tempo l’Amministrazione Comunale procederà alla costruzione dell’apposito fabbricato ed allora tutti gli aventi l’obbligo a termine di legge saranno invitati a frequentarlo.

Il fabbricato sorgerà nella località più adatta e più centrale della Borgata Rurale Metaurilia e precisamente in prossimità della Chiesa e consterà di un refettorio capace di 40 bimbi, di una vasta aula ricreatorio, di una cucina con dispensa, di una camera per la maestra con latrina, di quattro latrine e quattro lavabi per i bimbi.”

A fronte del progetto il Duce, che promette un contributo di 463.700 destinato al completamento della borgata vuole, tra le altre opere la costruzione dell’asilo infantile.

L’Ora. 28 settembre 1940

Ancora progetti sull’asilo infantile

Le condizioni igienico sanitarie sono evidentemente piuttosto precarie, ma la guerra interrompe ogni progettualità.

Bisogna aspettare il 17 dicembre 1946 perchè il Comune riprenda in mano il discorso, forte dei finanziamenti che la nuova  legge 517/1945 sui fondi per la disoccupazione può mettere in campo. Viene ripreso quasi letteralmente il progetto del 1940 per un asilo infantile a Metaurilia, nei pressi della chiesa. Di una nuoca scuola elementare non se ne parla.

“Con il sorgere della Borgata rurale Metaurilia l’Amministrazione Comunale si è trovata nella necessità di provvedere ad un Asilo infantile per raccogliere e curare i bimbi che non hanno raggiunto l’età della scuola e dare così la possibilità ai loro famigliari di dedicarsi più liberamente ed intensamente ai gravosi lavori agricoli.

Data la mancanza di un locale adatto si è adibito a tale uso, in via provvisoria, un ambiente al pianterreno della casa colonica Aiudi.

Però la ristrettezza dello spazio e quindi l’impossibilità di elargire ai bimbi la refezione, la mancanza dei più elementari requisiti igienici e la necessità di restituire il locale, preso in affitto, alla famiglia Aiudi che ne ha bisogno, ha fatto affrontare all’Amministrazione Comunale il problema per la costruzione di un apposito fabbricato affidando all’ufficio Tecnico la compilazione del progetto esecutivo.

La località prescelta, cioè la più adatta e più centrale per la erezione di tale fabbricato è data dal piazzale attiguo alla Chiesa.

Il nuovo fabbricato sarà in muratura di mattoni, coperto a tetto, e costituito da un refettorio capace di 40 bimbi, da un’aula ricreatorio, una cucina con acquaio e ripostiglio, con una cameretta per l’insegnante e un cesso, e tre cessi per bimbi con lavabo e orinatoi.

Tanto la cucina, quanto gli apparecchi igienici-sanitari sarnno forniti di acqua corrente mediante serbatoio alimentato da elettropompa applicata ad apposito pozzo.

La spesa complessivadi tali lavori è di 2.800.000″.

1940-46 La nuova ipotesi di localizzazione della scuola

Una scuola elementare vera … ma per poco

Ma ancora una volta tutto si ferma. Nel dopoguerra la politica locale ha un periodo di instabilità.

Nel 1949 esce però una nuova legge, la n. 589 Provvedimenti per agevolare l’esecuzione di opere pubbliche di interesse degli Enti locali.

Il progetto subisce una metamorfosi. Le aule diventano tre, e non si parla più di asilo, ma di scuola elementare.

La situazione dell’edilizia scolastica nelle Scuole elementari in sede rurale presenta aspetti di notevole rilievo in conseguenza dell’aumentato numero della popolazione scolastica e delle pessime condizioni igieniche sanitarie dei locali attualmente adibiti ad aule.

La scuola in esame è per la popolosa borgata rurale di “Metaurilia” di Fano, a circa Km. 4 dalla città situata sulla riva destra dello storico fiume Metauro.

La borgata sorse nel 1935 con lo scopo di fornire una igienica abitazione ed assicurare lavoro a molte famiglie operaie, attraverso il razionale ed intensivo sfruttamenti di un’ampia area litoranea incolta.

La borgata si estende sulla strada Statale Adriatica, dal fiume Metauro fino alla frazione delle Torrette con uno sviluppo longitudinale di oltre 6 km.

Fin dall’epoca della sua fondazione si pensò alla redazione del progetto per un edificio scolastico che potesse convenientemente accogliere i molti alunni della zona (oggi moltissimi), ma la costruzione non fu possibile tradurla in atto per la situazione allora incombente e per gli eventi bellici che susseguirono.

La Scuola elementare della importante frazione (115 famiglie della Metaurilia vera e propria oltre ad altre famiglie dei coloni limitrofi, in tutti circa 1000 anime) funziona ora in una capanna coperta a tetto, presso una vecchia casa colonica, in posizione del tutto decentrata dal nucleo principale della borgata.

Assai notevole è il disagio del funzionamento scolastico delle classi ivi esistenti, specie nel periodo invernale con il turno pomeridiano, tanto che la popolazione, ha con ripetuta insistenza, richiesto la costruzione di apposito edificio per la Scuola.

Lasciare ulteriormente la scuola nella capanna attuale, inadatta ed insufficiente, significherebbe correre il grave rischio di dover disporre, per ragioni di ordine igienico sanitario e didattico, la chiusura della scuola, né d’altra parte sarebbe possibile avviare i molti alunni di Metaurilia, soggetti all’obbligo scolastico, alle scuole viciniori perché queste sono già affollatissime e soprattutto situate a rilevante distanza dalla borgata.

Le aule scolastiche sono tre di cui due occorrenti per la scuola elementare e la terza per l’asilo infantile.

Al piano superiore sono stati ricavati due appartamenti per le insegnanti, composto da due camere, cucina, ripostigli e servizi igienici; una scala con l’accesso dall’esterno disimpegna direttamente gli appartamenti; alla scala si può accedere anche dall’interno della scuola.

La copertura del fabbricato è a terrazzo, con tettoia parzialmente coperta in modo da consentire lo svolgimento di eventuali lezioni all’aperto.”

1949. Il progetto viene ridotto ad una sola aula con appartamento per la maestra.

Di nuovo asilo infantile

Finalmente … la scuola!

Il progetto passa da un tavolo all’altro e viene drasticamente ridotto ad una sola aula,  con alloggio per l’insegnante. A luglio del 1953 finalmente arrivano tutte le autorizzazioni necessarie all’avvio dei lavori. Con lo stesso finanziamento partono anche le nuove scuole elementari di Ponte Sasso e Vagocolle, e l’ampliamento di quella di Torrette.

“Ora nello studio dei progetti definitivi in base ai suggerimenti dell’apposita Commissione provinciale tecnico-igienico-didadattica, si è riscontrato che invece di costruire a Metaurilia un fabbricato di tre aule con alloggio sarebbe stato più rispondente, agli effetti pratici, limitare la costruzione ad una sola aula con alloggio e ampliare l’edificio scolastico esistente di Torrette, il quale è così gremito di alunni da costringere gli insegnanti a fare lezione anche nel corridoio.

Questo fatto si spiega dalla particola ubicazione della Frazione di Metaurilia che com’è noto è costituita da ben 116 casette rurali poste tutte lungo la strada Nazionale Adriatica per una lunghezza di circa Km. 5 e quindi molti abitanti trovano, per evidenti ragioni di percorso, più comodo inviare i propri figli al più vicino edificio scolastico di Torrette anziché a Metaurilia, centro dove dovrebbe sorgere la scuola della Frazione.

In base a detta considerazione è stato deciso di costruire a Metaurilia una scuola con un’aula, oltre l’alloggio per l’insegnante, e d’ingrandire l’edificio scolastico esistente a Torrette in modo da portare le aule da due a quattro; così facendo si conseguirà il duplice beneficio d’ingrandire una scuola insuggiciente e rendere meno faticoso il percorso agli scolari della Borgata Metaurilia”.

La ditta esecutrice è di Fano, l’impresa Biagioni Solideo.

Nell’aprile del 1954 i lavori sono già terminati ed il 1 ottobre 1954 la nuova scuola elementare apre i battenti. Due pluriclassi, 1° e 2° in un’aula, 3°-5° nell’altra. D’inverno. D’estate si trasforma in asilo infantile, per permettere agli ortolani di lavorare nei campi con maggior agio nella stagione di massimo impegno.

Anni Settanta. La Ege (Eugenia Benvenuti Vitali), l’amata cuoca dell’asilo infantile.

Ma già negli anni Settanta, la scuolina di Metaurilia rivela tutti i suoi limiti, e viene retrocessa trasformandosi in asilo infantile ed arrivando carica di ricordi fino ai giorni nostri.

Diversi gruppi classe degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta nelle varie scuole dei Metaurili: Ponte Metauro, Metaurilia e Torrette